La rettificazione dell’Istinto nell’Uomo Differenziato.

Fondamentale da comprendere questo concetto relativo sia all’ “egemonikon” che alla dinamica “attiva” (vedi citazione terminale), poichè nell’uomo non differenziato alcuna di queste proprietà si manifesta, ne tanto meno Essa diviene oggetto di un Lavoro su di Sè a lungo termine, che permetta, mediante eradicazione delle qualità di ordine inferiore e basso, l’estrazione dell’oro filosofale o qualità superiori. E infatti il passo conseguente e conseguito espresso nei termini ” ti è lecito fare ciò di cui sai che, se vuoi, puoi anche astenerti”, non ha solo valore normativo, ma è qui da intendersi come configurazione dell’Essere conseguita integralmente: per cui tale frase rappresenta un fatto attuantesi nell’Essere ancor prima di un’orientamento. Esso vale quale orientamento nella misura in cui non sia stato conseguito quell’eradicamento, e diviene poi “realizzazione” che si attua in ogni espressione manifesta di quell’Essere o Tipo. Ed esso rappresenta anche il germe da cui può nascere il “Libero Arbitrio” nella sua Essenza autentica, da distinguersi dall’illusione del libero arbitrio che caratterizza il tipo non differenziato: per cui egli crede solo di essere lbero di scegliere, ma non lo è di fatto. Non può infatti esservi libertà ove non vi sia “egemonikon” perchè non è “libera” dall’inferiore attitudine passiva la non scelta d clui che passivamente segue l’istinto, venendo così meno la sua superiore “Voluntas” rispetto a ciò che è istinto in senso fisico ( e quindi non trscendente). E la trascendenza si manifesta nel fisico, riqualificando il fisico e sottraendogli le propietà volgari, solo a tali condizioni. Ne tali condizioni sono date senza un lavoro che abbia ciò per obbiettivo, riconoscendo in ciò il prodromo sia della Libertà Assoluta dell’Essere sia della Potenza. Pertanto, il “fa ciò che vuoi” ha senso solo a tale condizione, ed è integrato da tale premessa processuale. L’istinto, che è uno con la presenza dell’Essere nel Corpo, deve divenire oggetto di “scelta” e in questo senso si manifesta la vera, autentica, separazione evolutiva, in direzione evolutiva ( e trascendente) dal tipo animale. Ricordando sempre che cò che nell’animale, poichè in assenza di Ego, vive della “purezza”, nell’uomo emerge “contaminato”, e diviene libero solo a condizione di una riqualificazione mediante tale processo. Vi lascio alle parole di Julius Evola.
Nera Luce
“Il tipo di uomo differenziato è quello che, come personalità, è in grado di assumere un atteggiamento attivo,anziché passivo,di fronte a tutto ciò che in lui è istintualità, passione, impulso, affettività, natura. È colui che almeno in parte, ha in sé quel principio che un’antica filosofia chiamò il sovrano interiore, l’egemonikon, per lui dovrebbe valere questa norma: ti è lecito fare ciò di cui sai che, se vuoi, puoi anche astenerti”.
Julius Evola
Se fossi interessato, tale tematica viene approfondita nelle Opere della Collana “Diventa un Dio o muori”, NON SERVIAM. LIBERTA’ E SUPERUOMO e SESSO E MALE. INOCULAZIONE E PARADOSSI DELLA MORALE NELLA SOCIETA’ DEL BABBUINO SAPIENS, presenti nella sezione shop di questo portale